Quadrato semiotico delle Popstars (2020)

Con la normalizzazione Chromatica di Lady Gaga, la consacrazione di Dua Lipa, la sovversione dell’immaginario pop da parte di Billie Eilish, le nuove trasformazioni di Madonna, è venuto il momento di aggiornare un vecchio quadrato semiotico del 2013 e mettere in forma 4 modelli di popstar che sono anche 4 modelli di donna nel 2020.

Si confermano degli stereotipi di genere (duri da scardinare e figli di una cultura patriarcale), quello della Ragazza della porta accanto, rassicurante e tranquillizzante, che ama essere chiamata “Señorita”, e quello della Femme Fatale, che seduce il pubblico ma si pone come oggetto del desiderio che ha bisogno di uno sguardo desiderante per esistere.

Ma ci sono anche interessanti evoluzioni di genere, come le Superwoman, che abbracciano i valori di empowerment, fierceness e body positivity, per usare delle parole di tendenza, pur senza creare una sovversione dello status quo (del resto Beyoncé si racconta come donna, madre e moglie – “Mrs Carter” – che è rimasta  accanto al marito nonostante il tradimento), e le Icone che ribaltano i ruoli di genere e sono non conformi agli standard di bellezza da popstar (Billie Eilish), gender fluid (Christine) e/o nobody’s wife (Madonna).

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