Dopo aver analizzato i profili dei wine lovers e degli amanti dei dolci, non potevamo non inquadrare i tipi di foodies, i tipi di food-lovers, o per dirla in italiano: i profili degli amanti del cibo che parlano di cibo online e sui social network. Quelli che non si limitano a mangiare, ma che fotografano il cibo, lo condividono e lo raccontano.
Se siete affamati di ricerche sul food, ecco la presentazione che abbiamo fatto alla Social Media Week in un evento dal titolo Foodtelling: raccontare il cibo e raccontarsi tramite il cibo, in compagnia degli amici di Market Revolution. Ci trovate dentro un po’ di dati sulla crescita della food-mania, il racconto dei quattro profili di foodies e il racconto di quattro tendenze di mercato che vale la pena tenere d’occhio.
Se invece siete più tipi da ricette pronte in pochi minuti, ecco qua un riassunto facile-facile:
Prima si usava l’espressione “o per dirla in inglese” per introdurre un anglicismo.
Vi seguo sempre con interesse ma la densità di vocaboli inglesi in questo articolo mi disturba. Non perché non li capisca, ma semplicemente perché ci sono parole italiane con le quali rendere lo stesso significato. In questi casi non mi sembra il caso di scomodare i forestierismi e poi relegare i termini della nostra lingua dietro l’espressione “o per dirla in italiano”. È una moda stupida che non si addice alla sagacia dei vostri quadrati semiotici.
Capiamo il tuo punto e condividiamo pienamente il principio, però in questo caso chiamare il quadrato “quadrato semiotico degli amanti del cibo che parlano di cibo online” sarebbe stato lungo. Purtroppo alcuni neologismi inglesi non hanno un corrispettivo in italiano (pensa a hipster).