cameo Muu Muu ci ha chiesto di tracciare lo scenario dei dolci in Italia, budino compreso. Così, armati di tool di monitoraggio abbiamo estrapolato circa 10.000 conversazioni user-generated su facebook, twitter e blog italiani avvenute nei tre mesi di primavera (dal 16 marzo al 16 giugno). Siamo partiti da chiavi di ricerca molto ampie (“dolci” e “dessert”) e, grazie alla mappe contestuali automatizzate, abbiamo individuato altre chiavi di ricerca, correlate alle principali, ma più precise e parlanti – es. “dolce al cucchiaio, “budino”, “cake design”. Poi siamo passati all’analisi semiotica delle conversazioni e infine per raccontare la ricerca abbiamo optato per un grafico a torta… Naaa! Abbiamo optato per il nostro amato quadrato semiotico.
Se amate l’estetica del dolce grezzo e quando parlate di dolce la retorica del dovere vince su quella del volere (“i dolci devono essere artigianali”, lo zucchero deve essere di canna”) siete irrimediabilmente degli apocalittici del dolce.
Se siete per l’estetica leziosa e i vostri discorsi sui dolci vertono sempre sul piacere del risultato finale, in termini di gusto e/o di aspetto, siete degli integrati del dolce.
Chiaramente se il vostro consumo di dolci si pone in continuità con il passato e/o i gusti più comuni siete tra i consumatori mainstream, viceversa se anche nella scelta del dolce rivedete un processo di ricerca e un segno di distinzione siete dei consumatori trendy.
Vi lasciamo al quadrato semiotico degli amanti dei dolci.
Voi in quale fetta state?